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CAPELLI

I capelli sono un'espressione importante della nostra espressione fisica, corporea, identitaria, sono un segno immediatamente distintivo della persona! E sono indissolubilmente legati alla nostra cultura, al nostro modo di vita. I capelli rivestono davvero un' importanza “sociale”.

Ci siamo mai chiesti perché i capelli siano così importanti per l'essere umano?

Quando qualcuno ci chiede di descriverci fisicamente, in genere cominciamo a descriverci dall'altezza, continuiamo con il colore e la lunghezza dei capelli e finiamo con il colore degli occhi. In altre parole, descriviamo le cose che maggiormente ci contraddistinguono! E di queste cose ce ne sono alcune che hanno un'importanza maggiore come l'altezza, ed i capelli, appunto. Di certo... non piace a nessuno descriversi come basso/a o senza capelli. Il simbolismo legato ai capelli è enorme: i capelli lunghi hanno segnato epoche e movimenti culturali pensiamo solo ai recenti anni '60 e '70 del secolo scorso legatissimi ai "capelli lunghi", allo stesso tempo, religioni e discipline spirituali hanno sempre ritenuto la loro presenza/assenza, fondamentale. I capelli allora possono esprimere molto di noi! La scelta del taglio, il colore, la lunghezza sono un linguaggio, nel codice dei segnali verso i nostri simili, dei nostri desideri più intimi e profondi. La salute generale dei nostri capelli parla all'esterno e il messaggio è visile a tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Essenzialmente la salute del capello dipende .. dai principi nutrizionali che noi forniamo all'organismo in generale, ed al capello nello specifico. Occorre anche infatti una buona circolazione del sangue che trasporti quello che serve a domicilio. Ovvero le sostanze nutritive recapitate attraverso le minuscole arterie che irrigano il bulbo pilifero. C'è bisogno di oligoelementi, vitamine, aminoacidi, antiossidanti. L'analisi chimica del capello ci indica quelli che sono i costituenti principali, oltre all'acqua, del capello: cheratina, lipidi, minerali e pigmenti. I capelli sono composti quindi da una proteina di base, la Cheratina, sostanza proteica prodotta da cellule chiamate Cheratinociti.

I capelli crescono dal bulbo pilifero ed ognuno di essi si forma per divisione cellulare alla base del follicolo pilifero. Perdere i capelli è normale, perché essendo vivi, hanno una durata e quindi alla fine del loro ciclo, cadono per essere sostituiti. Quando però la loro caduta diventa più consistente, si può intervenire con rimedi naturali. Possono soffrire di calvizie, caduta precoce e alopecia causate da diversi fattori. "Ciò che si mette nel piatto non può essere messo sui capelli o sulla testa, ma può aiutare i capelli a rimanere sani più a lungo”. Infatti in una corretta alimentazione ricca di nutrienti, antiossidanti, si possono trovare tutti o la maggior parte dei fattori nutritivi di cui abbiamo bisogno, tuttavia per cause congenite o indotte, si possono facilmente riscontrare "carenze" che poi possono determinare l'indebolimento cronico del capello. Il fenomeno della caduta dei capelli si accentua durante i cambi stagionali, soprattutto in autunno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre al normale ricambio del capello, le cause più frequenti della loro perdita sono da attribuirsi come già detto ad ammanchi di specifici nutrienti: vitamine e minerale Ferro, in particolare. Intervengono fattori genetici ereditari, ciò significa che c'è predisposizione anche forte, ma fortunatamente: non certezza, del manifestarsi della debolezza genetica ereditata. Altre cause riscontrabili sono: una cattiva circolazione, forti periodi di stress prolungati, malattie (ad esempio patologie alla tiroide), utilizzo costante di taluni farmaci, dimagrimento repentino, diete drastiche e squilibrate, disfunzioni delle ghiandole endocrine (pubertà, menopausa, andropausa ..) gravidanza e allattamento, utilizzo di shampoo e detergenti troppo forti che indeboliscono e infine minano la salute del capello, fattori di rischio possono essere anche eccessive esposizioni (senza protezione) al sole e lampade solari, ma anche il fumo attivo e passivo può arrecare danni o comunque accelerare i processi di decadimento del capello... Più difficile invece è intervenire qualora il diradamento sia già ad un punto avanzato e la genetica ereditaria determini la sofferenza, con caduta, del capello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molto spesso si riscontra che la caduta dei capelli nell'uomo, è un tipo di alopecia chiamata androgenetica, ed è dovuta ad una iper-produzione dell' ormone *DHT (dildrotestosterone, ormone dannoso per il follicolo pilifero), prodotto dall’enzima 5-alfa-reduttasi e presente in alcuni tessuti come quello del cuoio capelluto e della prostata, tale alopecia è caratterizzata dalla perdita dei capelli in corrispondenza delle zone frontali e superiori del capo. Il disturbo colpisce soprattutto gli uomini e può anche svilupparsi molto presto, durante la maturazione sessuale. E' quello il momento di intervenire, poichè la caduta non si arresterà "miracolosamente" e il diradamento proseguirà imperterrito.
Anche le donne, tuttavia, possono essere colpite dall'alopecia, specie quando subentra la menopausa, con i suoi caratteristici mutamenti endocrini. Il capello perde prima vigore, lo stelo si assottiglia, la chioma è meno brillante e poi gli steli iniziano a spezzarsi e i capelli a cadere.Variazioni del livello degli ormoni androgeni (ormoni maschili) possono ripercuotersi sulla produzione dei capelli. In seguito agli sbalzi ormonali causati dalla menopausa, tante donne trovano che i loro capelli diventino più sottili e a volte cadono, mentre la peluria del viso si ispessisce. Le donne non perdono i capelli allo stesso modo che gli uomini. Nelle donne, la linea frontale dei capelli rimane intatta, mentre la perdita dei capelli può essere osservata come un diradamento generale sulla corona e sulla parte frontale della testa. La perdita dei capelli inizia di solito sulla corona e sulle tempie, per poi espandersi lentamente, finché le due aree quasi si incontrano. La categoria di ormoni maschili conosciuti come androgeni è stata identificata dai ricercatori come principale responsabile dell’alopecia androgenetica, tanto negli uomini che nelle donne. Le donne hanno quantità inferiori di questi “ormoni maschili”, che però crescono a causa della menopausa, dell’invecchiamento o di altri fattori, portando ad una caduta dei capelli conosciuta come di tipo genetico, modello tipico femminile oppure alopecia androgenetica. Anche nel caso che non ci sia un innalzamento del livello di androgeni, le donne sono comunque più “sensibili” agli ormoni maschili, anche in presenza di quantità normali. Prima della menopausa invece la carenza di ferro è stata identificata in vari studi clinici come causa frequente di calvizie femminile in donne dai 35 ai 50 anni. Inoltre a parte l’impiego di prodotti chimici aggressivi su capelli e cuoio capelluto, più di 300 medicine sono state identificate come aventi la caduta dei capelli tra gli effetti collaterali.

Una curiosità..sapete quanto può durare un capello? Il ciclo vitale del capello prevede l'alternanza di tre fasi, una di crescita detta "anagen", una di riposo, ed una di caduta. La durata media di questo ciclo varia dai 2 ai 7 anni. La stima è che ogni follicolo produce circa 20 capelli nel corso della sua vita.

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Per coloro che sono ancora in tempo a contrastare la caduta del capello, coloro che sanno che nei cambi di stagione, specie in autunno sono soggetti allo spiacevole fenomeno, ma anche per coloro che, specie uomini, hanno riscontrato in famiglia una certa ereditarietà nella perdita del capello, e poi, per tutti coloro che hanno a cuore la salute e il benessere dei loro splendidi capelli ecco che arrivano in soccorso alcuni dei migliori rimedi in natura.

 

Rimedi erboristici vegetali:

- Uno dei principali rimedi erboristici per i capelli è l'Ortica, pianta intera incluse le radici, indicata in caso di alopecia (riduzione della quantità di capelli o la loro scomparsa) e perdita di capelli, in quanto fonte di minerali, oligoelementi fra cui il ferro, e vitamine, utili ancor di più dopo un periodo di convalescenza o di particolare esaurimento psicofisico. In particolare la radice di Ortica, ha un potente effetto anti-androgeno in particolare verso il diidrotestosterone responsabile, quando in eccesso di indebolire il capello, fino a farlo cadere. Non esistono studi specifici sull’efficacia nelle patologie del capello, tuttavia la betasitosterina contenuta nelle radici della pianta ha dimostrato di ridurre l’attività dell'ormone *DHT che contribuisce a indebolire fino alla caduta, il capello. Dai tempi antichi è utilizzata per la cura dei capelli in forma di lozioni, decotti, infusi, impacchi, maschere.

- Il Miglio è un cereale ricco di sostanze che favoriscono la ricrescita e la vitalità dei capelli e che li rendono più lunghi, lucidi, robusti ed elastici: sono la cistina, la metionina, le vitamine del gruppo B :B1, B2, B3 (o vitamina PP), B5, B6; il magnesio e altri minerali come: calcio, fosforo, potassio e acido silicio, e il ferro, elemento base della tricologia come già ricordato più sopra. Utilizziamolo quando le chiome risultano più deboli e facili alla caduta, ma è ottimo anche come cura preventiva, il miglio, infatti, agisce sul bulbo, “risvegliandolo dal letargo” (purché non del tutto atrofizzato) e fornendogli tutti i nutrimenti che servono a favorirne la salute. Più il follicolo sarà riattivato, maggiore sarà la naturale ricrescita laddove i capelli si sono persi. Il miglio è anche un alimento benefico, buono, facilmente digeribile, ha un alto valore biologico ed è ricco di aminoacidi. Inoltre, è privo di glutine, quindi adatto anche a chi soffre di celiachia. Tuttavia oltre a mangiarlo, se i danni dell'alopecia sono evidenti è indispensabile assumerlo sotto forma di estratto concentrato, inserito in un integratore alimentare. Il miglio si caratterizza inoltre e in generale, per essere un buon integratore che riesce ad esprimere la sua efficacia non solo per quanto riguarda i capelli, dal momento che grazie alla sua ricchezza di nutrienti, permette di fornire nuovo smalto ed energia anche alla pelle, alle unghie ed alle ciglia.

- L'Equiseto, (Equisetum arvense L.) anche conosciuto anche con il nome popolare di Coda cavallina, per via della sua forma che ricorda appunto il crine di cavallo, è da sempre utilizzato per la remineralizzazione dei tessuti duri del corpo: ossa, unghie e capelli. L'elevato contenuto di acido silicico (presente nei tessuti connettivi dell'organismo e uno dei componenti strutturali dei capelli) calcio, magnesio e potassio rende l'equiseto uno dei più importanti rimedi naturali per i capelli, in quanto li rinforza e ristruttura rendendoli più forti e sani.

- Tra le piante che garantiscono l'inibizione ormonale a livello del cuoio capelluto in particolare nell'alopecia andriogenetica o nella calvizie androginica tout court, ci viene in soccorso la Serenoa repens. È una palma nana che vive in agglomerati nelle zone meridionali degli USA. Le bacche essiccate vengono utilizzate dalle popolazioni indigene come tonico, per regolare la minzione e contrastare alcuni disturbi della sfera sessuale. Il meccanismo d'azione del fitocomplesso nell'alopecia androgenetica della Serenoa repens (Saw palmetto) dipende dalla combinazione di un effetto antagonista e inibitore naturale della 5 alfa reduttasi*, enzima responsabile dell' iper-produzione dell'ormone *DHT che contribuisce a indebolire fino alla caduta, il capello. Accanto a questo effetto la Serenoa repens unisce un'azione antinfiammatoria e diuretica. I principi attivi contenuti nei frutti della pianta sono steroli, acidi grassi liberi, carotenoidi, olii essenziali e polisaccaridi. Spesso ipertrofia prostatica ed alopecia androgenetica sono associate in quanto entrambe le affezioni sono correlate ad una maggior produzione di DHT in prossimità della ghiandola sebacea e del follicolo pilifero.


*In particolare, la 5-alfa reduttasi converte l’ormone maschile Testosterone in Diidrotestosterone, che è un ormone maschile 4 – 5 volte più potente del Testosterone. L' Alopecia androgenetica affligge circa l'80% degli uomini, ma anche il 35% delle donne in età fertile e ben il 50% di quelle in menopausa.

Un eccesso di DHT nell’organismo umano provoca due effetti collaterali:

1. L’alopecia androgenetica dovuto alla riduzione della vascolarizzazione del bulbo pilifero del capello fino a ridurre la crescita rendendoli più fini, corti, con tendenza a spezzarsi.

2. L’ingrossamento benigno della ghiandola prostatica.

In entrambe le patologie, la causa è da imputare alla presenza della 5-alfa reduttasi che produce molto DHT. Quindi, per prevenire e curare negli stadi iniziali entrambe le patologie, occorre utilizzare alimenti e integratori o complementi alimentari, come la Serenoa repens che inattivano l’enzima 5-alfa reduttasi.

 

 

- Anche le sostanze attive del Tè verde (Camellia sinensis) hanno dimostrato lo stesso effetto inibitorio della Serenoa repens nei confronti dell'enzima 5-alfa-reduttasi di tipo-1 L' azione è imputata in particolare ai polifenoli epigallocatechina-3-gallato ed epicatechina-3-gallato. Attraverso quest'azione, dimostrata in vitro e su modelli animali, il tè verde potrebbe essere d'aiuto per contrastare la caduta dei capelli, favorirne la ricrescita e normalizzare la secrezione sebacea, . Il tè verde, poi, contiene anche sostanze ad alto potere antiossidante. Oltre ai flavonoidi e alle catechine, il tè verde continene anche vitamine, è un utile integratore di vitamina C, e minerali come: ferro, zinco, fluoro ed altri oligolementi.

Tè verde super protezione!
Dopo aver raccolto informazioni sull’alimentazione e la quantita’ di te’ verde consumata da un vasto gruppo (19.749 uomini e 22.012 donne) di adulti giapponesi (dai 40 ai 79 anni), Naganuma e colleghi hanno seguito i volontari per vedere quanti sviluppavano tumori del sangue e del sistema linfatico. I partecipanti allo studio non erano mai stati malati di cancro. Durante i 9 anni di follow up, riportano i ricercatori sull’American Journal of Epidemiology, sono stati registrati 157 casi di tumori del sangue, del midollo osseo e del sistema linfatico all’interno del gruppo di studio. L’equipe di Naganuma ha scoperto cosi’ che il rischio complessivo di ammalarsi di tumori del sangue era del 42% inferiore in chi beveva 5 o piu’ tazze di te’ verde al giorno rispetto a chi ne beveva una o nessuna. Bere 5 o piu’ tazze di te’ verde al di’ significava anche un rischio ridotto del 48% di tumori del sistema linfatico. L’effetto positivo e’ stato confermato anche dopo aver tenuto conto di altri fattori (eta’, abitudine al fumo, consumo di alcol…) ed era valido anche per le persone obese, “le piu’ a rischio per queste forme di cancro”, notano i ricercatori.

 

- I Semi di zucca sono ricchi di minerali come magnesio, zinco e selenio, di vitamina E, 25 grammi di semi di zucca sono in grado di fornire il 20% della dose raccomandata di ferro, per questo motivo il seme di zucca è utile nella prevenzione e cura della calvizie androgenetica. Ma i semi di zucca sono anche e soprattuto ricchi in fitosteroli, capaci di inibire l'enzima 5-alfa reduttasi che trasforma (colpisce come già ricordato gli uomini) il testosterone in un componente più aggressivo per i capelli, in modo da proteggerli e rinforzarli. Lo Zinco è notevolmente presente nei semi oleosi e in particolare proprio nei semi di Zucca. Alcuni studi confermano che lo Zinco è un inibitore enzimatico della 5-alfa reduttasi, inibendone la funzionalità al 30%. I Semi di zucca ed il suo olio di colore verde, sono fortemente ricchi di Vit E chiamata anche Tocoferolo, che è un ottimo antiossidante. Il contenuto in Tocoferolo nel seme di zucca è di: 4 – 19 mg/grammo. Le proprietà fitoterapiche ascritte all'olio di semi di zucca, derivano dalla sua ricchezza in betasteroli (fitosteroli) strutturalmente simili agli androgeni e agli estrogeni; trattandosi di composti lipofili, queste sostanze presenti nei semi di zucca si ritrovano appunto in ottime quantità anche nell'olio che da essi si ricava. Queste sostanze si sono dimostrate utili inoltre, per abbassare i livelli di colesterolo, migliorare i sintomi da carenza estrogenica nella post-menopausa, ed alleviare i sintomi dell'ipertrofia prostatica, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ed in parte all'ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestosterone. Della mancata conversione del testosterone in diidrotestosterone ne beneficia largamente anche il capello, infatti l'abbondanza del DHT (diidrotestosterone) provoca l'alopecia androgenetica.

- Il Pygeum africanum (Pruno africano) è un albero sempreverde le cui proprietà benefiche sul tratto urinario erano già note alle popolazioni indigene africane. I principi attivi che si estraggono dalla corteccia sono acidi grassi, steroli come il betasitosterolo, triterpeni e due acool il ticosanolo ed il decosanolo. I risultati di 18 studi clinici sono stati pubblicati sull’American Journal of Medicine dimostrando che l’estratto del Pygeum determina requilibrio fisico del flusso urinario e della sintomatologia irritativa a carico dellla prostata ipertrofica. L’azione antiandrogena è simile a quella della Serenoa repens infatti tra i suoi componenti è presente la betasitosterina che inibisce in parte la 5 alfa reduttasi. Inoltre i triterpeni pentaciclici agendo sulla 5 alfa lipossigenasi, si rendono responsabili di una diminuzione dei leucotrieni (mediatori chimici dell’infiammazione nella dermatite atopica e nella psoriasi). L'accostamento con Ortica sembra migliorare i risultati.

- La Soia (Glicine max [L.] Merr) è una pianta della famiglia delle legumine ed è conosciuta da millenni specialmente nelle cultere dell'estremo oriente. Sono noti i suoi benefici sulla salute in generale e sui capelli. I semi di soia contengono un’alta percentuale di proteine (40%) con buone quantità di aminoacidi essenziali ed inoltre vitamine, glucidi, acidi grassi insaturi, sali minerali. Contengono anche isoflavoni che si comportano come fitoestrogeni: genisteina, daidzeina, glyciteina, biocanina e formononetina. Gli isoflavoni, agendo come deboli estrogeni, contrastano l’eccesso di testosterone ed estrogeni, aumentando la quantità di SHBG (ormone sessuale). La dadzeina, fitoestrogeno della soia, è convertito dalla flora intestinale nelo suo metabolita più importante: l’equol. Studi svolti all’Università del Colorado, dipartimento Scienze biomediche, ha dimostrato che l’equol riesce a bloccare l’attività dell'ormone *DHT occupandone il recettore. Quindi risulta utile per combattere gli effetti negativi sul capello e sull’ipertrofia prostatica. E la donna anche la può utilmente assumere in ogni periodo della sua vita. Infatti i fitoestrogeni contenuti nella soia possono sia proteggere efficacemente gli uomini dal carcinoma della prostata che le donne dalle malattie legate alla produzione di estrogeni quali il carcinoma della mammella, l'endometriosi, la mastopatia fibrocistica (cioè la malattia fibrocistica del seno), i fibromi dell'utero ed i disturbi della menopausa.

La bassa percentuale di queste patologie tra le donne giapponesi potrebbe essere dovuta al loro forte consumo di cibi a base di soia, specialmente di tofu. In effetti, le donne asiatiche non hanno neppure un termine nelle loro lingue per le "vampate di calore" non sanno proprio cosa siano!

La presenza di isoflavoni rende la soia quindi un ottimo aiuto per i problemi della menopausa rivelandosi anche utile per combattere gli effetti negativi sul capello.

Gli isoflavoni della soia agiscono come tutti gli estrogeni riequilibrando sia condizioni di eccesso di estrogeni (come la sindrome premestruale) sia di carenza di estrogeni (come appunto la menopausa) e aiutando quindi a riportare gli ormoni a livelli accettabili.

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- Il Ginkgo biloba, albero dalle cui foglie si ricavano prodotti erboristici che possono migliorare l'irrorazione sanguigna del bulbo pilifero e dell'apparato circolatorio in generale. Inoltre le foglie sono anche utilizzate nella lotta ai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.

- Bambù o Bamboo, in estratto secco, per il quale vengono utilizzati i giovani fusti della pianta e/o gli essudati. Nel preparato in estratto secco che rappresenta la parte più concentrata del fito complesso la percentuale di silicio o silice organica presente arriva a toccare il 75% del totale. Il silicio è il secondo elemento più abbondante sulla terra dopo l’ossigeno, presenta caratteristiche simili a quelle del carbonio, ma è poco presente negli alimenti comuni e viene difficilmente assorbito se presente come silicio inorganico. L’importanza di questo elemento come sostanza nutritiva essenziale per l’alimentazione umana è stata chiarita soltanto nel 1972, ad esso è riconosciuta la capacità di promuovere una corretta costituzione della pelle, dei legamenti, dei tendini e delle ossa. L’organismo metabolizza continuamente l’acido silicico, impiegandone circa 40 mg al giorno fra le altre per la crescita dei capelli e delle unghie, ed eliminandone una parte mediante l’escrezione urinaria. E’ pertanto essenziale per mantenersi in salute reintegrare tali perdite. Con la vecchiaia la quantità di silice eliminata aumenta, pertanto una integrazione alimentare di estratto di Bamboo può essere indicata per prevenire i danni di un invecchiamento precoce. Il Bamboo contiene inoltre altri minerali: Ca, P, Fe, K e vitamine: Vit. C, betacarotene, Vit. B1, B2, PP è quindi come detto altamente remineralizzante ed indicato per concorrere al al benessere dei capelli e delle unghie, al mantenimento in buona salute delle cartilagini, è un valido aiuto come remineralizzanteanche anche nei casi di osteoporosi o problemi di fratture.

- Capsico che è più comunemente noto come Peperoncino. Il Capsico appartiene alla famiglia delle Solanaceae, è originario delle americhe, oggi viene coltivato in tutto il mondo.
Il frutto della pianta di Capsico viene utilizzato principalmente come spezia e condimento per molte pietanze servite in tutto il mondo. La sua caratteristica principale è quella della piccantezza donata da una sostanza chiamata capsaicina. Applicata sul cuoio capelluto ha un effetto rubefacente aiuta la riattivazione sanguigna porta maggiori quantità di ossigeno e nutrienti, l'aumentato afflusso di sangue nel cuoio capelluto può rivelarsi un utile ausilio per ritardare la caduta dei capelli grazie al miglior trofismo dei bulbi. La presenza di estratti del peperoncino in uno shampoo o in una lozione ha ancor più senso all'interno di una formula più ampia, nella quale trovano spazio anche estratti vegetali ricchi di vitamine (con biotina ed acido pantotenico in primo piano), amminoacidi (principalmente solforati), oligoelementi ed antiossidanti, insieme a sostanze in grado di contrastare la produzione locale di DHT, Serenoa Repens (saw palmetto) e Urtica dioica (ortica, radici). Il Capsico inoltre è un potente antibatterico e decongestionante, utile quindi nella caduta dei capelli causata da seborrea.

- Aloe gel e succo. Il succo di Aloe vera puro, se assunto ogni mattina (anche diluito in acqua), aiuta a combattere la desquamazione del cuoio capelluto grazie al suo effetto antibatterico e antisettico. Il Gel di Aloe applicato sul cuoio capelluto e sui capelli, puro o diluito con poca acqua, risulta essere efficace sia per quanto riguarda la salute del cuoio capelluto in quanto lo protegge e lo rigenera, sia per la stimolazione alla ricrescita dei capelli. E' consigliato tenerlo in posa per più tempo possibile prima di fare lo shampoo. E' efficace anche contro pruriti, forfora leggera e irritazioni.

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Nutrienti-Rimedi :

Oggigiorno a causa degli stressanti ritmi sociali e di lavoro, e di un'alimentazione spesso squilibrata e sregolata, molte persone non assumono attraverso il cibo un'adeguata quantità di vitamine, anche perché magari costrette a consumare dei pasti veloci con cibi "fast-food" di qualità mediocre, e con nutrienti scarsi o non del tutto corretti dal punto di vista nutrizionale e delle combinazioni alimentari. I capelli possono essere un primo segnale d'allarme, per una situazione fisico-mentale non certo ottimale ed eventualmente segnalano la carenza vitaminica e di nutrienti in corso, a carico della persona. Alle volte invece è la genetica ereditaria che determina la sofferenza del capello.
Anche stili di vita scorretti che tendono a cronicizzare, possono senz'altro ripercuotersi visibilmente sulla salute dei capelli: fumo, caffè , alcolici, è notorio che ostacolano l'assorbimento delle vitamine. E' risaputo che anche le cure antibiotiche indeboliscono i capelli, rendendoli più fragili, a causa del loro effetto inibitorio sull'azione delle vitamine.
Altri fattori che influiscono sulla salute dei capelli sono: situazioni di stress, gravidanza, allattamento, cottura sbagliata dei cibi, cattive combinazioni alimentari, inquinamento atmosferico.. Nonostante le vitamine coinvolte negli svariati meccanismi metabolici del capello siano moltissime, è improbabile che piccole carenze vitaminiche provochino consistenti alterazioni dei capelli. Tuttavia nel caso in cui si presentino situazioni gravi di ipovitaminosi, si possono manifestare evidenti alterazioni del capello. Ma prevenire anche leggere e progressive carenze è sempre meglio che curare. Più difficile invece è intervenire qualora il diradamento sia già ad un punto avanzato e la genetica ereditaria determini la sofferenza, con caduta, del capello.

 

LE VITAMINE

 

- La vitamina A vanta proprietà benefiche per il capello, perché lo nutre ed aiuta a prevenirne l'invecchiamento. Questa vitamina, inoltre, rafforza il sistema immunitario. Una carenza di vitamina A può provocare forfora e capelli secchi, conseguenza di un ispessimento del cuoio capelluto e di accumulo di sudore superficiale. Carote, cavoli, zucche, broccoli sono preziosa fonte di questa vitamina.
- Il precursore della Vit.A (retinolo) è il Betacarotene che svolge un'attività equilibrante nei confronti delle ghiandole sebacee. La sua carenza provoca una specie di asfissia a livello locale che genera l'atrofia delle ghiandole sebacee e del follicolo pilifero. Il capello tende perciò ad indebolirsi e a cadere prematuramente. E' presente in averi ortaggi: aglio, spinaci, cavoli, prezzemolo, olio di germe di grano, tarassaco, crescione, pomodoro, broccoli, cicoria, lattuga, zucca, albicocche, melone, pesca, arancia, anguria (e gli altri frutti di colore giallo/arancio). 100 grammi di carote contengono almeno tra i 1000 e 2300 microgrammi di betacarotene, la dose giornaliera raccomandata di vitamina A è di 800 microgrammi.
N.B. 1 UI=0,3 mcg di retinolo oppure 1,8 mcg di betacarotene oppure 3,6 mcg di altri carotenoidi. Pertanto 18 mg di betacarotene equivalgono a 10.000 UI. Il dosaggio di Betacarotene che viene generalmente raccomandato varia dai 15 ai 20 mg circa.

Le vitamine del gruppo B, in generale, aiutano a mantenere i capelli in buone condizioni di salute. Una carenza grave di Vitamina B comporta capelli grassi, forfora, capelli spenti e calvizie; fonti di vitamina B sono i fagioli, le uova, le verdure in genere, i cereali integrali, le alghe.... Considerando che in una situazione di grave ipovitaminosi B si può presentare calvizie, una dieta ricca di vitamina B non comporta certo il fenomeno contrario, perché il fattore eziologico principale della caduta dei capelli non è certo la carenza vitaminica (vedi alopecia androgenetica). Tra le vitamine del gruppo B si ricordano:
- Vit. B1 (o Tiamina): vanta un potere energizzante del cuoio capelluto;
- Vit. B2 8o Riboflavina) e B5: danno lucentezza ai capelli sfibrati e sono usate contro le doppie punte;
- Vit. B3 (o Vit. PP, o Niacina): agisce con proprietà ristrutturante sulla capigliatura, riattiva la circolazione riducendo il rischio caduta capelli;
- Vit. B5 o acido Pantotenico, favorisce il ricambio e migliora lo stato dei capelli soprattutto se sono secchi, fragili o tendono a ingrigire o a incanutire.
- Vit. B6 è essenziale per la trasformazione degli aminoacidi solforati che sono alla base della struttura del capello; La vitamina B6, con la sua molecola piridossale, ha la capacita di inibire la conversione del Testosterone in ormone *DHT a livello del follicolo pilifero. È coinvolta nel metabolismo degli acidi grassi, modula la secrezione di sebo e potenzia l’azione antiandrogena dello zinco.
- Vit. B8 è fondamentale per i processi di cheratinizzazione, la sua carenza provoca la caduta dei peli, tanto che proposta per ogni tipo di alopecia ed anche per la dermatite seborroica.
- Vit. B12: ossigena il bulbo pilifero a vantaggio di una crescita sana del capello. La sua carenza contribuisce alla caduta dei capelli.
- Colina: (ritenuta vitamina del complesso B) ha effetti positi sui capelli per il fatto che contribuisce a trasformare i grassi alimentari introdotti nell'organismo;
- Il PABA (Vit B10 o Acido Paramminobenzoico) in sinergia con la vitamina B9 (Acido Folico) ritarda l'incanutimento dei capelli.
- L'Inositolo, utile per la fragilità del capello, la caduta, ma anche per le irritazioni de cuoio capelluto o gli eczemi della cute.
In generale la carenza di ognuno dei componenti del complesso B ha un ruolo nella canizie precoce (processo fisiologico che porta a colorazione grigia o bianca dei capelli) sintomatica o acquisita.

La vitamina C è strettamente collegata con il metabolismo del Glutatione, insieme al quale protegge l'organismo contro i danni al sistema produttivo del capello. La Vit. C favorisce inoltre la circolazione del sangue al cuoio capelluto e ai follicoli: per questo motivo potrebbe accelerare la ricrescita dei capelli. É onnipresente nella frutta e nella verdura, in particolare in limoni, kiwi, arance ....

La vitamina E è un potente antiossidante che aumenta l'assorbimento di ossigeno nelle cellule del corpo: sembra proprio che una buona circolazione a livello del cuoio capelluto sia fondamentale per impedire la perdita di colore e lucentezza dei capelli. La sua azione antiossidante serve per garantire la salubrità generale e la vitalità dei capelli e dei bulbi piliferi. Si trova soprattutto negli oli vegetali, nel germe di grano, nelle mandorle, nelle nocciole, nelle arachidi e nelle noci.

Anche la vitamina H sembra essere d'interesse tricologico: stimola infatti la crescita del capello. Si può trovare nelle uova, nel pollo, negli spinaci e nelle arachidi.

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I MINERALI


Il 4% del peso del corpo umano (cioè circa 2,5-3 Kg) E' rappresentato da minerali. Un adulto contiene circa 1200 gr di calcio, 68O gr di fosforo, 150 gr di potassio, 7O gr di sodio, 21 gr di magnesio, 5 gr di ferro. I MINERALI Esplicano funzioni importantissime senza le quali nessuna vita sarebbe possibile. Infatti i metallo-enzimi perdono completamente le loro capacità reattive se privati dell'atomo di metallo a cui sono legati. Anche se non è ancoracompletamente chiaro il ruolo specifico svolto da tutti gli oligoelementi, è evidente che ci sono precise correlazioni tra qualità e quantità di minerali ed elementi traccia, con lo stato di salute dei capelli.

Il Ferro, nutre ed ossigena i bulbi piliferi attraverso l'intermediazione del sangue nei vasi del cuoio capelluto. Il ferro è presente nella composizione chimica del capello ed è come detto necessario alla vita del cheratinocita perché, in carenza di ossigeno, la catena respiratoria delle cellule mitocondriali rallenta e conseguentemente diminuisce la produzione di energia, sotto forma di ATP, necessaria alle sintesi proteiche, indebolendo il capello e inducendo infine la fragilità che precede la caduta.


Il Silicio è un oligoelemento che si trova in natura ovunque sussista un bisogno di elasticità, flessibilità e solidità strutturale.
Esso rappresenta un beneficio per l’organismo umano in quanto contribuisce a rinforzare i capelli, la pelle, le unghie e più in generale a mantenere in salute il tessuto connettivo. Un’alimentazione inadeguata può portare alla carenza di questo prezioso oligoelemento, silicio organico, causando la perdita di elasticità dei tessuti connettivi e di conseguenza la fragilità di unghie, capelli, ossa e vasi. I capelli, in particolare, possono risultare sottili, spenti e privi di corpo, predisponendosi alla precoce caduta. Buone fonti di silice sono il miglio, la farina integrale, l'avena e l'orzo. Ma se dovessero servire dosi più congrue servono integratori alimentari di Bamboo o Equiseto.


Lo Zinco riduce l'attività enzimatica della 5-alfa-reduttasi che abbiamo visto essere responsabile della iperproduzione di DHT (diidrotestosterone) che causa l'indebolimento e la caduta del capello.

Lo Iodio accresce la resistenza alle aggressioni esterne e interne dirette contro il cuoio capelluto, migliora la circolazione del sangue, stimola il funzionamento del sistema endocrino, di conseguenza riduce il rischio di alopecia endocrina.

 

Il Manganese si utilizza in associazione al Rame in caso di caduta di capelli che si manifesta durante periodi in cui l'organismo è particolarmente debilitato. Il Rame contribuisce anche a dare lucentezza ai capelli.

Il Selenio contrasta i radicali liberi con la sua azione antiossidante e si prende così cura del cuoio capelluto.

Anche i grassi polinsaturi della serie Omega 6 e Omega 3 e i monoinsaturi come l’acido oleico contribuiscono a ridurre l’attività enzimatica della 5-alfa-reduttasi che abbiamo già scritto essere responsabile nell'uomo della iperproduzione di DHT (diidrotestosterone) che causa l'indebolimento e la caduta del capello. In particolare gli acidi grassi polinsaturi omega 3 inibiscono la 5 alfa reduttasi di tipo 1 e 2 grazie all’acido linolenico, esercitano azione antinfiammatoria, ed ahanno anche una buona zione vasodilatatrice ed antiaritmica. L’acido linolenico è un inibitore della 5 alfa reduttasi 1 e 2 ed ha dimostrato, in vitro, di ridurre la produzione di DHT.

Il Lievito di birra è un alimento dal valore nutritivo notevole in quanto ricco in aminoacidi essenziali minerali e vitamine, tutti elementi presenti in forma rapidamente assimilabile. In particolare, il lievito è ricco di vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, B12 ), ossia di quelle vitamine che intervengono nel processo di trasformazione di carboidrati, lipidi e proteine in energia. Infine la presenza di Folati, di enzimi e zinco lo rendono un ottimo integratore per rinforzare i capelli e contrastarne la caduta.

Nell'uso esterno i rimedi reperibili in erboristeria agiscono sulla stimolazione dei capillari, che attraverso il sangue ossigenano e nutrono la radice, inserita nel follicolo pilifero. Se l'irrorazione sanguigna è scarsa, il capello s'indebolisce e muore. Ecco perché i prodotti cosmetici anticaduta utilizzano da un lato sostanze capaci di richiamare il sangue nella cute per la corretta ossigenazione. Tra queste sostanze oltre al già esaminato Capsico, l'olio essenziale di rosmarino viene impiegato nella formulazione di shampoo, fiale e lozioni per capelli deboli, fragili, con forfora, sfibrati, alopecia, capelli grassi, forfora, per la capacià di stimolare la circolazione periferica e favorire la ricrescita.

PROTEINE E AMINOACIDI

 

Si è riscontrato che nella carenza di proteine il diametro del bulbo dei capelli si riduce notevolmente dopo soli 11 giorni con marcata riduzione del pigmento melanico verso il 14° giorno, seguita da atrofia prima e poi perdita delle guaine del pelo interna ed esterna. Si segnala inoltre riduzione della resistenza del capello alla trazione e della sua tipica elasticità.
 

L'analisi chimica del capello ci indica quelli che sono i costituenti principali, oltre all'acqua, del capello: cheratina, lipidi, minerali e pigmenti.

Cheratina: è una proteina filamentosa ricca di zolfo, contenuto nei residui amminoacidici di cisteina; è molto stabile e resistente. Rappresenta la componente principale di unghie e capelli consente una fisiologica e costante ristrutturazione dei capelli. "La cistina rappresenta il principale aminoacido presente nella cheratina (17,5%), seguita da serina (11,7%) e acido glutammico (11,1%). Treonina, arginina e gicina sono invece presenti in percentuali minori (6% circa)".

L-cistina: è un aminoacido non essenziale contenete Zolfo in alta percentuale (27%), superiore a tutti gli aminoacidi solforati, è indispensabile per il processo di cheratinizzazione ed è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del capello, costituisce dall' 8 fino al 17% del totale dei componenti della Cheratina. Un'alimentazione priva e povera di cistina determina una netta diminuzione nella produzione di tessuto capillare. La l-cistina promuove la normale crescita di capelli ed unghie.

 

Metionina: amminoacido contenente zolfo usato per la costruzione delle proteine, specialmente della cheratina dei capelli. Ha attività disintossicante per la funzionalità epatica e la produzione degli anticorpi. Protegge dall’arterio-sclerosi e dal colesterolo. la sua carenza provoca la caduta di capelli. Può essere facilmente convertita in cistina in presenza di vit.B12 e/o acido folico. Cistina e metionina (ed in minor misura anche gli altri aminoacidi solforati: cisteina, taurina, acido cisteico, cistationina) hanno anche una non trascurabile attività antiossidante.


 

Nell'alimentazione, oltre a quanto già detto precedentemente, è interessante assumere più legumi in quanto ricchi di Fitosteroli, con particolare riferimento alla soia e ai suoi derivati (tofu, latte di soia), che contribuiscono a ridurre l’attività enzimatica della 5-alfa-reduttasi che abbiamo già scritto essere responsabile nell'uomo della iperproduzione di DHT (diidrotestosterone) che causa l'indebolimento e la caduta del capello.

 

Molte ulteriori preziose informazioni sulla bellezza e la salute dei capelli in questo capitolo: HENNE' e altri ALLEATI dei CAPELLI

 

N.B. Tutte le indicazioni presenti nei testi sono da intendersi solo come suggerimenti generali tratti dalla vasta bibliografia erboristica e scientifica a disposizione, e dall'esperienza e tradizione della conoscenza, in materia.

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