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CURCUMA

La Curcuma (Curcuma longa) è una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia delle Zingiberacee (una delle molte specie del genere Curcuma), originaria dell'Asia sud-orientale e coltivata in maniera estensiva in India, Cina e in generale in Asia in regioni a clima tropicale, con temperature normalmente comprese tra 20 °C e 35 °C e con elevata piovosità.

E' largamente impiegata come spezia soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, tailandese e di altre aree dell'Asia. Il genere curcuma comprendente 80 specie conosciute tra le quali, quella più utilizzata in alimentazione e in fitoterapia, è la Curcuma Longa.

La Curcuma (Curcuma longa) è un'erba perenne che raggiunge un'altezza massima di circa un metro. Le foglie sono grandi, lunghe da 20 a 45 cm, con picciolo allungato. I fiori sono raccolti in una vistosa pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o violacee in alto. Le brattee verdi formano una serie di tasche, che ospitano grandi fiori gialli (con possibili sfumature arancioni). Il genere Curcuma si contraddistingue per piante caratterizzate da un grosso rizoma, cilindrico, variamente ramificato di colore giallo o arancione, fortemente aromatico, che costituisce la parte di maggior interesse commerciale della pianta. La Curcuma longa è sicuramente la specie più diffusa ed alla quale ci si riferisce quando si dice semplicemente "curcuma".

Dal rizoma di questa pianta si ricava la nota spezia "curcuma". E' chiamata anche tumeric o zafferano delle indie per via del suo colore giallo-rossiccio che ricorda appunto lo zafferano (derivato invece dal Crocus sativus).

E' la principale spezia utilizzata nella cucina indiana ed asiatica più in generale, tanto che l'India è il primo produttore mondiale di curcuma. Trova largo impiego, sempre nei paesi asiatici, anche come colorante in tintoria per via del suo colore giallo intenso. La Curcuma è l'ingrediente principale del curry (miscela di spezie di origine indiana). Oltre che in varie ricette, essa ha applicazione in bevande, prodotti da forno, prodotti lattiero-caseari, gelati, yogurt, biscotti, popcorn, dolci, cereali, salse, gelatine, ecc.

Nell'Unione Europea, tra gli additivi alimentari, la curcumina, un colorante alimentare che si ricava appunto dalla Curcuma longa, dal sapore amaro e piccante è classificata come E100.

Un uso molto particolare della curcuma come colorante si ritrova nel folklore di alcune regioni indiane, dove la curcuma è usata per il corpo. Il caso più celebre è la cerimonia bengalese del gaee holud (o gaye holud) durante i preparativi del matrimonio. Nella medicina cinese e in quella ayurvedica, la curcuma viene utilizzata come antisettico per tagli, scottature e contusioni e prevede molti altri usi fra cui quello come sostanza antinfiammatoria ed epatoprotettiva.

TRADIZIONE. In India le donne per anni hanno utilizzato la Curcuma come un agente anti-invecchiamento strofinandola sulla loro pelle, per il trattamento di crampi durante le mestruazioni e come impacco sulla pelle per favorire la guarigione delle ferite. Grazie alle sue proprietà antibatteriche, quando la Curcuma è combinata con un pizzico (mescolati insieme come una pasta) può essere applicata sulla pelle in risposta alle abrasioni e gonfiore. Questo rimedio popolare è anche utilizzato per aiutare a risolvere i lividi. Gargarismi di curcuma in polvere con acqua salata è spesso pensato per aiutare ad alleviare il mal di gola.

COMPOSIZIONE
- E' una pianta ricca di amidi che costituiscono circa il 50% del suo peso, polisaccaridi (lipolpolisaccaridi): ukonani.
- La curcumina, che appartiene al gruppo dei curcuminoidi, composti polifenolici che conferiscono alla curcuma il classico colore dorato. Secondo alcuni studi, il contenuto medio di curcuminoidi (77% curcumina, 17% demetossicurcumina, 3% bisdemetossicurcumina) nella radice polverizzata di curcuma si aggira attorno al 3%,-5% un valore che varia sensibilmente (1.06% - 5.70%) in relazione alla specie, al terreno e alle condizioni ambientali in cui cresce la pianta. Modeste e ancor più variabili le concentrazioni di curcumina nelle preparazioni del masala, ciò che noi chiamiamo curry, e negli altri prodotti derivati. Le proprietà della curcumina più interessanti, e potenzialmente utili nella cura di un ventaglio piuttosto ampio di patologie, sono quelle antiossidanti, antinfiammatorie ed anticancro.
- Quantitativamente importante (3-5%) è la frazione volatile. L'olio essenziale contiene principalmente dei composti terpenici come il zingiberene, il curcumolo e il β-turmerone, da chetoni sesquiterpenici, fellandrene, sabinene, cineolo, borneolo..
- E anche peptidi solubili: tumerina
- Contiene piccole quantità di minerali e vitamine. Vedi analisi completa nutrienti.
La formula chimica della Curcumina è C21H20O6, è conosciuta anche come diferuloilmetano.

Analizziamo le principali attività della Curcuma.

Attività antinfiammatoria.
L'attività antifiammatoria della curcumina è stata dimostrata già dal 1971, e nel corso degli anni anche quella dei componenti dell'olio essenziale hanno ricevuto medesima conferma. L'azione della curcumina è paragonabile a quella dei farmaci antinfiammatori e solo di poco inferiore a quella del cortisone (ma senza gli effetti collaterali che il cortisone comporta) nell'infiammazione acuta. Nell'infiammazione cronica invece, la sua attività è circa la metà di quella del fenilbutazone.

Il meccanismo che rende efficace il suo impiego è dato dall'intervento nel metabolismo dell'acido arachidonico, inibisce la produzione dei leucotrieni e a dosi più elevate anche delle prostaglandine, agendo quindi sia sulla 5-lipoossigenasi che sulla cicloossigenasi. Questo meccanismo d'azione binario permette di evitare gli effetti collaterali tipici dei farmaci antinfiammatori FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, come l'aspirina e l'ibuprofene), la curcumina non causa effetti collaterali significativi.

Ad alte dosi la curcumina sembra stimolare i surreni a secernere più cortisone, esplicando quindi anche una potente azione antinfiammatoria indiretta. La curcuma alle dosi abitualmente impiegate non solo non produce irritazione a livello gastrico ma mostra un'azione protettiva della mucosa. La curcumina può essere un valido aiuto in presenza di dolori articolari ad eziologia artrosica od artritica e nelle infiammazioni delle articolazioni. Secondo uno studio clinico la sua efficacia sarebbe del tutto sovrapponibile a quella dell'ibuprofene.
Buoni risultati anche nella proctite ulcerativa (una forma più comune e benigna di colite ulcerosa) e nel Morbo di Crohn. Anche la sindrome del colon irritabile può trovare giovamento dalla somministrazione di curcuma.
- Conjugation of curcumin-loaded lipid nanoemulsions with cell-penetrating peptides increases their cellular uptake and enhances the anti-inflammatory effects in endothelial cells.


- Metabolomic Elucidation of the Effects of Curcumin on Fibroblast-Like Synoviocytes in Rheumatoid Arthritis.


- Curcumin and Apigenin - novel and promising therapeutics against chronic neuroinflammation in Alzheimer's disease.


- The beneficial role of curcumin on inflammation, diabetes and neurodegenerative disease: A recent update.

 

Attività detossinante e antiossidante

I curcuminoidi proteggono l'organismo da tossine le più disparate: fumo di tabacco e combustibili fossili, benzopirene e nitrosammine attraverso il meccanismo dell'aumentata attività dell'enzima glutatione-S-trasferasi che produce alti livelli di glutatione nell'esofago, nello stomaco e nel fegato. Questa attività detossinante viene potenziata dai benefici sulle infiammazioni in corso. Questi effetti sono da mettere in relazione con l'azione antiossidante della curcuma e della curcumina che hanno dimostrato possedere una funzione coleretica, ovvero aumentando la produzione e l'escrezione di sali biliari, colesterolo buono e bilirubina, oltre ad incrementare la solubilità biliare. Ciò potrebbe prefigurare un possibile aiuto per prevenire e trattare la calcolosi biliare.
I curcuminoidi sono efficaci antiossidanti in grado di inibire la perossidazione lipidica e di proteggere il DNA, contrastare l'opacizzazione del cristallino. Queste azioni si esplicano grazie ad una potenziata attività degli enzimi antiossidanti SuperOssidoDismutasi e catalasi. I tre curcuminoidi principali della Curcuma sono inoltre risultati essere inibitori della mutagenesi.
- In vitro antimutagenicity of curcumin against environmental mutagens.


- Curcumin, an antioxidant and anti-inflammatory agent, induces heme oxygenase-1 and protects endothelial cells against oxidative stress.


- Curcumin shows excellent therapeutic effect on psoriasis in mouse model.

- "Curcumin has been found to possess tremendous therapeutic potency as antiinflammatory, antioxidant and antimicrobial agent".

Effects of local curcumin on oxidative stress and total antioxidant capacity in vivo study.


- Curcumin has a potential anti-anxiety effect in individuals with obesity. An investigation of the effects of curcumin on anxiety and depression in obese individuals: A randomized controlled trial.
- "Curcumin is a natural phenolic compound with impressive antioxidant properties. What's more, curcumin is recently proved to exert its effects partly radioprotection. In vivo, we investigated the protective effects of curcumin against (12)C(6+)radiation-induced cerebral injury."

Curcumin ameliorates cognitive deficits heavy ion irradiation-induced learning and memory deficits through enhancing of Nrf2 antioxidant signaling pathways.

Attività anticancro.
La curcumina sembra essere attiva contro il cancro al colon e non solo. In studi in vitro e in vivo ha mostrato di inibire la carcinogenesi in tre fasi: promozione, angiogenesi e crescita tumorale. 

Studi clinici condotti su esseri umani rivelano come la curcumina sia una molecola scarsamente biodisponibile quando assunta per via orale; più precisamente, la curcumina viene rapidamente coniugata a livello epatico ed intestinale in curcumina glucuronide e curcumina solfato, oppure ridotta ad esaidrocurcumina; questi metaboliti esplicano un'attività biologica inferiore rispetto alla curcumina. Studi di farmacocinetica hanno dimostrato che se la curcumina viene assunta a dosaggi inferiori a 3.6-4 g/die, la curcumina stessa ed i suoi metaboliti possono risultare irrilevabili nel plasma. Esistono delle evidenze scientifiche secondo cui la curcumina somministrata oralmente tende ad accumularsi nei tessuti dell'apparato digerente, dove non a caso esplica le sue più interessanti e dimostrate attività biologiche e terapeutiche. Al di fuori di questo tratto la limitata biodisponibilità della sostanza pone maggiori dubbi sulle potenziali applicazioni cliniche, assai promettenti in vitro e su modelli animali ma difficilmente trasferibili all'essere umano in toto. Non a caso, l'abilità della curcumina di indurre la morte di vari tipi di cellule tumorali in vitro, ha poi suscitato interesse soprattutto nella prevenzione di alcuni tipi di cancro, come quello orale, gastrico, epatico, pancreatico e soprattutto colon-rettale. In due studi sul cancro al colon e alla prostata, la curcumina ha mostrato di inibire la proliferazione cellulare e la crescita tumorale. Curcuma e curcumina riescono a sopprimere l'attività di alcuni comuni mutageni e carcinogeni in alcuni tipi di cellule in vitro e in vivo.

Allo stadio attuale della scienza l'integrazione con curcumina può assolutamente essere presa in considerazione dal medico sia nell'ottica di prevenire lo sviluppo di tumori gastro-intestinali in soggetti predisposti, sia come coadiuvante di chemioterapici tradizionali come il 5-fluorouracile e l'oxaliplatino.
La Curcumina ha mostrato la capacità di inibire l’attività dei CYP2A1 e CYP2B1
Walle T, Walle UK. Novel methoxylated flavone inhibitors of cytochrome P450 1B1 in SCC-9 human oral cancer cells. J Pharm Pharmacol 2007; 59: 857-62.


- Inoltre, in un recente studio clinico, condotto su volontari sani, il trattamento con curcumina ha determinato una riduzione del 28,6% nell’attività del CYP1A2 ed un aumento del 48,9% nell’attività del CYP2A6 (Chen Y, et al. Plant polyphenol curcumin significantly affects CYP1A2 and CYP2A6 activity in healthy, male Chinese volunteers. Ann Pharmacother 2010; 44: 1038-45)


Studi su altri tipi di cancro:
- The inhibition of PI3K and NFκB promoted curcumin-induced cell cycle arrest at G2/M via altering polyamine metabolism in Bcl-2 overexpressing MCF-7 breast cancer cells.


- Curcumin Nanoformulation for Cervical Cancer Treatment.


- Curcumin enhances the antitumor effect of ABT-737 via activation of the ROS-ASK1-JNK pathway in hepatocellular carcinoma cells.


- Curcumin Inhibits Non-Small Cell Lung Cancer Cells Metastasis through the Adiponectin/NF-κb/MMPs Signaling Pathway.


- Curcumin suppresses migration and invasion of human endometrial carcinoma cells.


- Curcumin modulates cellular AP-1, NF-kB, and HPV16 E6 proteins in oral cancer.

- "Curcumin, a vital constituent of the spice turmeric, is an alternative approach in the prevention of cancer. Earlier studies have shown the effect of curcumin as an antioxidant, antibacterial, antitumor and it also has a noteworthy role in the control of different diseases. In this review, we summarize the understanding of chemopreventive effects of curcumin in the prevention of cancer via the regulation of various cell signaling and genetic pathways". Curcumin: a potential candidate in prevention of cancer via modulation of molecular pathways.


- PHARMACOKINETICS AND PHARMACODYNAMICS OF CURCUMIN Ricky A. Sharma

, William P. Steward, Andreas J. Gescher

 

Attività sul tratto gastrointestinale.

Comprende la stimolazione della secrezione biliare, azione coleretica (aumenta la produzione della bile migliorando l'atticità digestiva) e colagoga (svuotamento corretto della colecisti, per evitare la formazioni di calcoli); l'aumento della produzione di muco gastrico protettivo.
Buone risposte anche per pazienti con dispepsia acida, dispepsia flautolente o dispepsia atonica.
Vedi ricerca: "Randomized double blind study of Curcuma domestica Val. for dyspepsia."
Efficacia dimostrata anche su ulcere peptiche con riduzione significatica del dolore associato.
Prucksunand C and et al. "Effect of the long turmeric (Curcumina Longa L.) on healing peptic ulcer: a preliminary report of 10 case studies." Thai J Pharmacol 1986;8:139–151.

- Curcumin: The story so far" Raysid, et al, 1999 A.J. Gescher, W.P. Steward

 

- Rasyid A, Lelo A. The effect of curcumin and placebo on human gall-bladder function: an ultrasound study. (1999) Aliment Pharmacol Ther. 13:245-249.

 

ALTRI BENEFICI
Sono stati esaminati oltre 5.000 studi estratti da database bibliografico della Biblioteca nazionale di medicina, noto come MEDLINE e si è scoperto oltre 600 potenziali benefici per la salute, della Curcuma, e/o il suo polifenolo principale conosciuto come curcumina.

- Attività cardioprotettiva
Tra questi effetti della Curcuma si evidenziano riduzioni di colesterolo e trigliceridi. Una diminuzione della lipoperossidazione delle LDL e l'inibizione dell'aggregazione piastrinica, anche a basse dosi.
- Un altro interessante campo di applicazione terapeutico, riguarda l'utilità della curcumina come coadiuvante del trattamento del morbo di Alzheimer in fase precoce, per contrastare i processi degenerativi neurologici tipici della malattia, e nella prevenzione del danno epatico da composti epatotossici come l'etanolo (alcool etilico).
Inoltre "Curcumin has indicated anti-amyloidogenic activities and antioxidant properties" Inhibitory Activity Of Curcumin Derivatives Towards Metal-free And Metal-induced Amyloid-β Aggregation.


- Le piante antimicrobiche inibiscono la crescita di agenti patogeni come batteri, virus e funghi. Uno studio 2009 sull'estratto acquoso di curcuma ha mostrato una buona azione antimicrobica contro tali agenti patogeni come Escherichia coli e stafilococchi..
N. Niamsa and C. Sittiwet, 2009. Antimicrobial Activity of Curcuma longa Aqueous Extract. Journal of Pharmacology and Toxicology, 4: 173-177.

- Da ricerche recenti Curcuma è risultata utile anche per contrastare i disturbi del ciclo mestruale.
La curcuma protegge le donne in menopausa e sottoposte alla terapia ormonale sostitutiva dal tumore al seno: lo affermano i ricercatori americani dell’Università del Missouri in uno studio apparso su Menopause, la rivista della North American Menopause Society.

“La curcuma e altri composti anti-angiogenici, che arrestano cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da altri già esistenti – spiega Salman Hyder, coordinatore dello studio – dovranno essere ancora testati come agenti dietetici chemiopreventivi nelle donne sotto terapia ormonale sostitutiva a base di estrogeni e progestinici, nel tentativo di diminuire o ritardare l’insorgenza del tumore al seno in questa categoria di pazienti”.

- Vari studi farmacologici hanno inoltre dimostrato le proprietà antiallergiche ed epatoprotettive degli estratti della pianta
1- Ram A, et al. Curcumin attenuates allergen-induced airway hyperresponsiveness in sensitized guinea pigs. Biol Pharm Bull 2003; 26: 1021-4.
2 - Matsuda H, et al. Inhibitory effect and action mechanism of sesquiterpenes from Zedoariae Rhizoma on D-galactosamine/lipopolysaccharide-induced liver injury. Bioorg Med Chem Lett 1998; 8: 339-44.

 

Per un uso preventivo si tratta semplicemente di integrare Curcuma nella dieta: 1-2 cucchiaini al giorno. Si può aggiungere alla fine della cottura di qualche pietanza. Si consiglia di assumerla sempre con un grasso (olio extravergine) o con cibi grassi, che per altro aiuta a digerire. Il grasso facilita l’assorbimento intestinale dei componenti attivi. Anche una molecola contenuta nel pepe, la piperina, aumenta più di mille volte l’assorbimento della curcumina e ne facilità l’assorbimento.

Conservatela in flaconi di vetro scuro a tenuta ermetica e tenetela rigorosamente lontano dalla luce e dalla umidità. La curcumina è molto sensibile alla luce. Anche se la Curcuma viene utilizzata in cucina, la quantità di curcumina necessaria per produrre una risposta clinica è molto più grande.

E quindi per uso salutistico occorre attenersi alle valutazioni dei professionisti e ai dosaggi prescritti sulle confezioni di Curcuma. Ad esempio nella Curcuma della ditta Kos la modalità d'uso consigliata è di 2-3 capsule al giorno. Dove ogni capsula di E.S. (estratto secco) della pianta è di 400 mg. corrispondenti a curcuminoidi totali espressi in mg. 380 e mg 2 di E.S. di Pepe nero frutto.

 

PRECAUZIONI

L’assunzione di curcumina va interrotta in presenza d’occlusioni delle vie biliali o in caso di calcoli biliali (vale anche per il curry che contiene curcuma) e in caso di ulcera gastrica. Non va somministata a soggetti già in trattamento con anticoagulanti e/o antiaggreganti piastrinici.

Meglio evitare la curcuma in gravidanza ed in allattamento.
Curcuma. Ecco le interazioni farmacologiche (cliccare).

SINTESI
Curcuma può essere impiegata come:
potente antiossidante per proteggere le cellule dal danno dei radicali liberi, può essere utile per la funzionalità articolare e negli stadi infiammatori, ha un'azione digestiva (dispepsie, gastriti) ed epatica (azione depurativa e di sostegno agli emuntori), e un'attività antitumorale.


RICETTA

La ricetta del "latte d'oro" che permette di godere di tutti i benefici di questa pianta straordinaria uniti al piacere di bere una bevanda saporita e originale.
Questa ricetta è divisa in 2 parti. Prima si prepara un impasto poi se ne illustrano i diversi usi
Per cominciare servono:

  • 1/4 di tazza di polvere di curcuma

  • 1/2 cucchiaino di pepe appena macinato

  • 1/2 tazza d'acqua

Preparate gli ingredienti. L'aggiunta del pepe (circa il 3% con queste proporzioni) rende la curcuma più biodisponibile. Mescolate le polveri e l'acqua in un piccolo pentolino che mettete sul fuoco a temperatura media. Continuatea mescolare finchè il preparato non si raddensa. Lasciate raffreddare il composto e tenetelo in un piccolo barattolo nel frigo. Unite in un pentolino i seguenti ingredienti: una tazza di latte vaccino o di mandorle o di soia o di riso (o altro vegetale) con un cucchiaino di buon olio di premitura a freddo e un quarto di cucchiaino del composto di Curcuma che tenete in frigo. Mescolandoli continuamente, portate il composto fino quasi ad ebollizione, quindi aggiungete il miele. Lasciate riposare qualche minuto e bevete.

TECNICA COLTURALE

Occore dire che la Curcuma in Italia si alleva solo in vaso ma che è comunque facilmente reperibile sia come pianta sia come rizoma.
La Curcuma ha una crescita attiva dalla primavera e per tutta l'estate in quanto i rizomi durante il periodo autunno-invernale entrano in totale riposo vegetativo. Infatti in questo periodo occorre lasciare il rizoma all'asciutto ed al fresco, in un ambiente dove le temperature siano intorno ai 17°C. Tuttavia la temperatura ideale è tra 20 e 35 °C; soffre sotto i 12 °C. Va trattata come pianta da interni, che in estate può stare all’aperto a mezz’ombra, e da ottobre ad aprile in appartamento. In primavera, quando inizieranno a comparire i primi germogli, solo allora occorre riprendere le normali cure colturali. Le temperature minime invernali alle quali i rizomi debbono essere conservati non devono scendere al di sotto dei 17°C in quanto si danneggerebbe la produzione dei fiori mentre le temperature estive non dovrebbero superare i 35°C in quanto danneggerebbero la crescita della pianta.
Se viene tenuta negli ambienti domestici riscaldati, va annaffiata come le altre piante d’appartamento; altrimenti si può ricoverare in una stanza fresca, anche senza finestre, dove seccherà le foglie e svernerà, senza bisogno di annaffiature, sotto forma di rizoma. Basterà riprendere ad annaffiarlo in marzo, spostando il vaso alla luce, per ottenere l’emissione del fogliame e, se la pianta è stata ben concimata con prodotti per piante da fiore durante l’estate precedente e la concimazione viene ripetuta da aprile in poi, anche il fiore rosa. Richiede molta acqua e molto concime per piante da fiore durante la bella stagione.
Se si intende allevare la Curcuma all'aperto occorre piante i rizomi in primavera, quando è scongiurato il pericolo di gelate. E' una pianta che ha necessita di una buona esposizione alla luce anche se è necessario evitare la luce diretta del sole.
Curcuma, come si raccoglie e si conserva: il rizoma (10 cm di diametro) è rivestito da una scorza ruvida color marrone chiaro, mentre l'interno è arancione acceso. Viene estirpato all’inizio della primavera, prima che riprenda a germogliare, pelato, affettato, essiccato in un luogo caldo, asciutto e ventilato e, dopo circa un mese, macinato. Si conserva in un barattolo di vetro ben chiuso, al fresco.

ANNAFFIATURA

Dalla primavera e per tutta l'estate occorre annaffiare la Curcuma in modo da tenere il terreno sempre appena umido evitando però i ristagni idrici nel sottovaso che non sono in alcun modo tollerati. Essendo una pianta originaria delle zone tropicali, è opportuno mantenere intorno ad essa un ambiente umido mediante frequenti nebulizzazioni alla chioma. In autunno, quando le foglie iniziano ad ingiallire, occorre sospendere qualunque apporto idrico lasciando seccare del tutto le foglie. Quando in primavera inizieranno a spuntare i primi germogli allora occorre riprendere gradatamente le annaffiature.

TIPO DI TERRENO - RINVASO

Un buon terreno per allevare la Curcuma è a base di torba, terriccio da giardino e sabbia per rendere il terreno ben drenante. Il vaso deve essere abbastanza ampio in quanto il rizoma ha una discreta crescita.

CONCIMAZIONE

Le Curcuma, dal momento in cui si formano i primi germogli, si concima regolarmente fino all'ingiallimento delle foglie (settembre), ogni due settimane con un buon concime liquido diluito nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante.

POTATURA

Le Curcuma sono piante che non si potano. Si eliminano solo le parti della pianta che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

MOLTIPLICAZIONE

La Curcuma si moltiplica per divisione dei rizomi.

MOLTIPLICAZIONE PER RIZOMI

La moltiplicazione si effettua in genere al momento del rinvaso. In primavera, si dividono delicatamente i rizomi utilizzando un coltello pulito, disinfettato (possibilmente alla fiamma) ed affilato (in modo da evitare la sfilacciatura dei tessuti) e si divide il rizoma in più porzioni ognuna provvista di almeno 2-3 foglie e radici ben sviluppate. Le superfici tagliate vanno possibilmente trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo.

N.B. Tutte le indicazioni presenti nei testi sono da intendersi solo come suggerimenti generali tratti dalla vasta bibliografia erboristica e scientifica a disposizione, e dall'esperienza e tradizione della conoscenza, in materia.

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