Erboristeria Madre Terra
LAPACHO
Il Lapacho è un albero sempreverde originario delle foreste pluviali, ma predilige regioni più
fresche, come le montagne del Paraguay, Argentina, Brasile e le zone montagnose della
Bolivia e del Pern. Il Lapacho appartiene alla famiglia delle Bignoniacee. Si tratta di alberi lignei di medie e grandi dimensioni, con tronchi molto robusti. I fiori sono gialli con varietà rosa, rossi,
purpurei; il frutto è una lunga capsula legnosa con all'interno dei semi alati; nei vasi è
contenuta una polvere gialla (lapacholo). Per i suoi bei fiori della varietà rosa-purpurea, viene anche utilizzato come pianta ornamentale nei giardini e nelle alberature stradali.
Il Lapacho è anche noto col nome portoghese di PAU D'ARCO, che significa "bastone per archi" e con altri nomi comuni (popolari) quali Ipe roxo, Tecoma curialis, Tahibo Le specie più usate a livello terapeutico sono la Tabebuia impetiginosa, la Tabebuia heptaphylla e la Tabebuia avellanedea.
IL LAPACHO è un valido aiuto per candidosi, affezioni fungine, intolleranze alimentari, allergie, difese immunitarie deboli, squilibri e disbiosi intestinali, malattie virali e danni ossidativi in genere.
Ma il Lapacho ha anche tante altre applicazioni. Eccone in sintesi alcune:
Sullo stomaco: ha la capacità di favorire la produzione del muco parietale gastrico, di ridurre in parte la produzione di acidi gastrici e di contrastare la presenza dell'elicobacter Pilori (Park et al., 2006).
Su funghi e Batteri viene utilizzato tradizionalmente in Sud-America. Questo utilizzo è stato confermato da diversi studi (Portillo et al., 2001), (Guiraud et al., 1994).
Sulle infiammazioni viene utilizzato per uso interno grazie alla sua azione inibitoria dell'infiammazione. (Moon et al., 2007), (De Almeida et al., 1990)
Caratteristiche antiossidanti: Il Lapacho è utile per contrastare i processi di invecchiamento cellulare e gli effetti dannosi sulle strutture cellulari cutanee indotti dai radicali liberi. E' adatto a tutti coloro che sono interessati ad aumentare la protezione degli antiossidanti per difendersi dal danno provocato dai radicali liberi causato da stress, alcolici, esposizione al sole (radiazioni UV) o zone altamente inquinate. Il Lapacho ha un’azione antiossidante con un utilizzo simile a quello dell’Echinacea e del Ginseng e non contiene caffeina.
Gli indigeni sudamericani raccolgono da migliaia d'anni la parte interna della corteccia di un albero chiamato appunto Lapacho (Tabebuia avellanedae Lorentz ex Griseb., Tabebuia impetiginosa Mart. ex DC.). Questo albero che cresce nelle foreste amazzoniche e nelle montagne di Paraguay, Argentina e Brasile ha la particolarità che la sua corteccia appena tolta ricresce molto velocemente senza arrecare alcun danno alla pianta stessa.
Il Lapacho, è quindi da sempre utilizzata dalla medicina tradizionale centroamericana per favorire le difese immunitarie, come tonico generale dell'organismo, per la cura di diverse malattie innanzitutto infettive, e per combattere le micosi.
Utilizzi confermati da diversi studi condotti in Brasile che hanno dimostrato le sue proprieta’ inibitrici verso la C. albicans, dovute alla presenza di lapacholo e beta-lapachone, che sembra interferiscano nella produzione energetica del lievito, causandone la morte. La moderna ricerca scientifica ha inoltre confermato tanti dei benefici di questo fitoterapico, verificando la presenza di alcuni principi attivi, i chinoni, concentrati soprattutto nella parte interna della corteccia. Queste sostanze, primo tra i quali il lapacholo, hanno una documentata attività antimicrobica (contro batteri e funghi, innanzitutto) e sono state studiate persino come possibile trattamento per alcuni tipi di cancro.
Vediamo nel dettaglio i costituenti attivi del Lapacho.
La parte interna della corteccia (floema) è quella che dà i risultati terapeutici migliori. I costituenti principali di questa pianta sono 18 chinoni che comprendono sia naftachinoni (fattori-N) che antrachinoni (fattori-A). Tra i naftachinoni troviamo il lapacholo, il ~-lapachone e lo xiloidone con azione battericida e fungi ci da. Il lapacholo fu isolato dal ricercatore E.Paterno nel 1884 e manifesta una elevata attività antivirale contro l'Herpes simplex di tipo I e II e parecchi virus influenzali; interviene anche nelle ulcere peptiche e gastriti indotte da stress.
Altri componenti sono due flavonoidi: la quercetina e il kaempfenolo; il lapachenolo, il carnosolo, il coenzima Q (ubichinone, o vitamina Q ), alcaloidi come: tecomina e Indoli quest'ultimo contenuto anche nelle piante della famiglia delle Crucifere e noti per l'attività di disintossicazione delle cellule eper la promozione della produzione dell'antiossidante: Glutatione.
Il Lapacho contiene inoltre acidi idrossibenzoici e saponine steroidee, l'acido tannico che è utile contro le affezioni del cavo orale. La quercetina, già citat poco sopra, è un bioflavonoide con elevata azione antinfiammatoria ed ha un'elevata e confermata attività come inibitore del rilascio di istamina nei confronti delle cellule esposte ad allergeni.
Altri composti sono la vanillina, l'acido vanillico (ac. 4- idrossimetossibenzoico), composto antinfiammatorio topico e inibitore della tirosinasi, l' ac. Veratrico (ac.3,4dimetossibenzoico) e la verataldeide, con una debole attività di stimolatore della fagocitosi dei granulociti e una notevole attività di stimolazione dei linfociti.
Molteplici sono i campi di azione del Lapacho.
Il Lapacho rientra in molti schemi di fitoterapia far i quali: il trattamento dell'affaticamento cronico, delle allergie e delle affezioni micotiche. L'uso del Lapacho nella terapia per la sindrome allergica e mi cotica risale al 1983; si trattava di un soggetto che manifestava un'ipersensibilità ai prodotti chimici e a varie specie fungine con conseguenze a livello celebrale da essere costretto a rimanere in casa.
L'uso del Lapacho permise una notevole riduzione delle sue manifestazioni allergiche.
Nei soggetti con manifestazioni micotiche accade spesso che nella fase di terapia si abbia una riacutizzazione dei sintomi che poi scompaiono dopo un certo periodo di tempo. Questo problema è dovuto alla presenza di cellule morte che si riversano nella circolazione sanguigna dando manifestazioni di tipo allergico. Dai vari studi si è potuto dedurre che i soggetti che si sottoponevano a terapia col Lapacho via via diventavano più resistenti agli agenti chimici, alle allergie alimentari e agli attacchi fungini; si assisteva anche a una diminuzione delle eruzioni cutanee e delle micosi a livello delle unghie.
Il problema delle micosi oltre ad essere collegato a persone con sindromi allergiche, riguarda anche quelle persone affette da immunodeficienze, diabete mellito, oppure persone che hanno subito trattamenti con farmaci immonosopressori (antibiotici e glucosteroidi) e anche donne che fanno uso della pillola anticoncezionale. È noto che l'uso dei cateteri intravenosi, gli antibiotici, la chemioterapia e livelli elevati di zucchero nel sangue offrono le condizioni favorevoli per la diffusione della infezione da Candida. La Candida è appunto un fungo patogeno in quei soggetti che presentano carenze di neutrofili (che sono i globuli bianchi reputati a fagocitare appunto gli agenti patogeni); oppure in quei soggetti affetti da carenza di linfociti T; spesso si hanno Candidosi disseminate o localizzate in quei soggetti che pur avendo un numero di Linfociti T nella norma presentano un mal funzionamento nella loro reattività. Il Lapacho rientra nella terapia micotica proprio per la sua capacità di stimolare e reintegrare il sistema immunitario.
La Candida albicans è una delle cause primarie di fenomeni allergici e intolleranze. I problemi causati da lieviti, muffe e funghi, sono estremamente diffusi; spesso sono sottovalutati, talvolta ignorati. La maggior parte delle persone colpite, infatti, non ne è consapevole.
La Candida albicans è responsabile di tutta una serie di disturbi tra cui vaginiti e irritazioni cutanee. Se questo fungo riesce a moltiplicarsi, può provocare una serie lunga e complicata di sintomi, come cefalea, irritabilità, problemi digestivi, allergie e depressione e soprattutto allergie e intolleranze alimentari. Nei soggetti con un sistema immunitario seriamente compromesso i lieviti possono entrare nel flusso sanguigno e risultare nocivi.
Purtroppo non è sempre facile individuare una proliferazione di lieviti... Le persone affette da Candida sono spesso affette da varie intolleranze alimentari, una condizione che crea un circolo vizioso di soppressione di difese immunitarie, ulteriore sviluppo della Candida e di allergie.
Candidosi e sintomi.
Nella così detta "candidosi" si riscontra un'ampia gamma di sintomi che si presentano in maniera più o meno accentuata quali artrite, asma, cistite, emicrania, cefalee, blocco delle giunture, meteorismo, gonfiore, colite spastica, afte, lesioni e eruzioni della pelle, stipsi cronica o diarrea, letargia, irregolarità ormonali, dolori muscolari cronici. A questi si aggiungono poi stati mentali ed emotivi quali ansia, depressione (molto diffusa), calo della memoria, irritabilità...
Il problema si verifica quando la Candida a. è prevalente, e viene debolmente attaccata dai globuli bianchi di un sistema immunitario indebolito, può aggregarsi in formazioni talmente grandi da non poter essere più disattivata. Il Lapacho stimola efficacemente e a tempo debito le cellule del sistema immunitario note come macrofagi che svolgono un ruolo primario nella resistenza contro la Candida a fianco dei linfociti T e B., esercita quindi un'azione precisa di inibizione della Candida albicans, impedendo che prenda il sopravvento e facendola regredire nel tempo.
Il Lapacho può essere usato periodicamente come preventivo durante la stagione fredda e tutte le volte che la possibilità di infezioni è elevata. La nostra salute sia fisica che mentale dipende molto dallo stato dei liquidi del nostro corpo e cioè sangue, linfa e liquidi cellulari che se vengono danneggiati portano i nostri organi ad ammalarsi. Nel caso, disintossicare l'organismo e ripristinare la flora batterica sono due azioni da intraprendere.
Il Lapacho è una delle piante migliori per la purificazione dell'organismo, senza richiedere un grosso dispendio di energia; esso infatti aiuta a ristabilire le difese corpo, rafforzando il sistema immunitario. Il nostro corpo può far fronte agli agenti patogeni e ai materiali velenosi che giornalmente disturbano l'equilibrio dell'organismo. Inoltre è in grado di sviluppare anticorpi, se necessari, ma la vera difesa è data dalla salute che è strettamente legata al corretto funzionamento del fegato, reni e sistema linfatico. Il Lapacho rafforza il sistema immunitario e può essere consigliato a tutti, poiché con esso il fegato e il sistema linfatico raggiungono condizioni ottimali, senza sforzi e senza effetti collaterali.
II Lapacho è per il fegato e il sistema linfatico la pianta ideale, mentre i reni possono migliorare la loro attività con Solidago virgo arurea, Ortosiphon, Ortica, Mais stimmi, Betulla e altre piante, arrivando cosi a ridurre il rischio di malattie.
Ricordiamo che le piante ad azione purificante e disintossicante spesso sono più efficaci di qualsiasi altra terapia.
Il Lapacho è quindi ritenuto efficace su:
Candida albicans, Trichophyton, Staphylococcus, Brucella, Staphylococcus aureus e altri Gram-positivi.... risultando sicuramente battereostatico, micostatico e virustatico, il range dei virus inattivati comprende Herpes simplex e spesso quelli che causano i raffreddori. Secondo Maurizio Di Leo, uno dei maggiori esperti di fitoterapia italiana l'effetto antivirale del Lapacho è dovuto al fitocomplesso ed in particolare a: lapacholo, beta-lapachone, idrossinaftochinoni e al bioflavonoide: quercetina. Alle dovute concentrazioni di principi attivi probabimente il Lapacho risulta essere anche battericida e fungicida.
Indicato quindi per INFEZIONI BATTERICHE, MICOTICHE, VIRALI.
- Il Lapacho ha dimostrato possedere un profilo di antinfiammatorio, antiossidante, antiradicalico. Indicato quindi per svariate affezioni e patologie: Infiammazioni delle mucose orali, del tratto gastroenterico, delle vie urinarie. Indicato quindi per l'apparato respiratorio (naso, gola, influenza..); per quello digestivo (dissenteria, gastroenterite, influenze intestinali..), per l'apparato uro-genitale (candidosi, affezioni batteriche e da protozoo, uretrite...). Si può rivelare utile nell'infiammazione di nervi o di parti del sistema nervoso con il suo componente β-Lapachone ("β-Lapachone suppresses neuroinflammation by modulating the expression of cytokines and matrix metalloproteinases in activated microglia")
"The strong anti-inflammatory/anti-oxidant effects of β-LAP may provide preventive therapeutic potential for various neuroinflammatory disorders." Altra pubblicazione: "Antiinflammatory action of lapachol"
- Il Lapacho è immunostimolante. Induce un'accelarazione della fagocitosi La stimolazione dei macrofagi aumenta con l'aumentare della dose, fino alla soglia stabilita.
- Il Lapacho ha anche attività antineoplastica, in vitro; ed è ipoglicemizzante per via della presenza della tecomina che si riscontra però soprattutto nelle foglie. [("Melanogenesis inhibition of β-lapachone, a natural product from Tabebuia avellanedae, with effective in vivo lightening potency."); ("Downregulation of Sp1 is involved in β-lapachone-induced cell cycle arrest and apoptosis in oral squamous cell carcinoma."); beta-Lapachone is considered to be the main anti-tumour compound, and pro-apoptotic effects were observed in vitro: "Red Lapacho (Tabebuia impetiginosa)--a global ethnopharmacological commodity?" ; "Growth inhibition of A549 human lung carcinoma cells by beta-lapachone through induction of apoptosis and inhibition of telomerase activity." ....]
- Il Lapacho viene ad essere utile, migliorando la funzionalità degli emuntori, anche nelle affezioni cutanee dovute a scarsa eliminazione, dermatiti, eczema, acne, foruncolosi, psoriasi (per l'attività antipsoriasica si veda la ricerca: "Potential antipsoriatic agents: lapacho compounds as potent inhibitors of HaCaT cell growth." "Because of their potent activity against the growth of human keratinocytes, some lapacho-derived compounds appear to be promising as effective antipsoriatic agents."
- Nuove ricerche ("Different Brain Regions are Infected with Fungi in Alzheimer’s Disease" ) permettono di avanzare ipotesi di prevenzione contro malattie invalidanti che hanno fra le loro caratteristiche la formazione di funghi e lieviti, fra cui la Candida albicans, che aggrediscono gli organi deboli non sufficientemente presidiati da un sistema di difesa prostrato. La Candida a. produce neurotossine come l'acetaldeide, e se dilaga fino al cervello come è stato riscontrato nella ricerca, il decadimento può essere sempre più rapido. Inoltre, ad aggravare il quadro, la Candida a. sembra avere la proprietà di trasformare il glucosio in alcool. In erboristeria si trova comunque un estratto spagirico di Lapacho consigliato anche per gli stati confusonali.
- Il Lapacho ha un effetto antinfiammatorio, tende a ridurre il dolore in caso di ARTRITI. Grazie al Lapacholo, l'azione antinfiammatoria è forse dovuta ad una inibizione delle prostaglandine infiammatorie.
- Il Lapacho ha attività antielminiche (contro i parassiti del corpo).
Ulteriori Ricerche
- "T. Impetigosa was revealed to be a rich source of nutrients and bioactive compounds, with potential to be used in alternative medicine using specific formulations for antioxidant or cytotoxic purposes." "Bioactive Properties of Tabebuia impetiginosa-Based Phytopreparations and Phytoformulations: A Comparison between Extracts and Dietary Supplements" .
-"The study identified six phenylpropanoid glycosides from the water extract of Taheebo. Phenylpropanoid glycosides displayed strong anti-oxidant activity and moderate inhibitory activity on CYP3A4 enzyme. It is reported that oxidative stress is implicated in a wide array of human diseases, including cancer, neurodegenerative diseases, diabetes, inflammatory joint diseases, cardiovascular dysfunctions, as well as ageing, so the presence of strong anti-oxidant phenylpropanoid glycosides in Taheebo may be a good illustration supporting the many biological activities of Taheebo displays and its use in folk medicine to treat many diseases for thousands of years." "Bioactive Phenylpropanoid Glycosides from Tabebuia avellanedae"
Mentre non ci sono dubbi che il Lapacho sia altamente tossico per molti tipi di virus, batteri, funghi, parassiti e altri tipi di microrganismi, questa sostanza sembra essere senza alcun tipo di tossicità significativa per le cellule umane sane.
Suggeriamo comunque alcune precauzioni d'uso. Ai dosaggi normali sono rare le controindicazioni. Tuttavia si è riscontrato qualche caso di intolleranza gastrointestinale; ad alti dosaggi per lunghi trattamenti, rischio di nefrotossicità media.
Una curiosità, l’Ipe Lapacho è ritenuto il legno più duro al mondo, tanto compatto e resistente quanto il Teak.
"Visivamente si presenta con toni di colore che vanno dal marrone al verde oliva e rossastro, con striature più chiare e più scure, è piuttosto oleoso e con una densità interna elevatissima.
Caratteristica tipica dell’Ipe sono le sue variegate sfumature di colore, che una volta posato gli conferiscono un gradevole ulteriore effetto naturale. Come per tutti i legni, per effetto dell’azione dei raggi solari il colore tenderà comunque ad uniformarsi nel tempo, assumendo una colorazione tendente al grigio. Se non desiderata, il colore originale può essere ripristinato con l’utilizzo di oli specifici una o due volte all’anno.
È un’essenza molto apprezzata per la sua straordinaria resistenza e flessibilità, che garantiscono prestazioni di standard elevatissimi in qualsiasi destinazione d’uso esterno. Proviene dalle foreste del sud America e posato può resistere più di 25 anni, praticamente immune da umidità, agenti atmosferici, parassiti, funghi e sollecitazioni.
Le sue straordinarie proprietà gli conferiscono una resistenza al fuoco paragonabile a quella del calcestruzzo. Queste preziose proprietà, il look estremamente design e un costo accessibile, hanno fatto oggi di questa essenza la più utilizzata in assoluto per le pavimentazioni in legno per esterno."
N.B. Tutte le indicazioni presenti nei testi sono da intendersi solo come suggerimenti generali tratti dalla vasta bibliografia erboristica e scientifica a disposizione, e dall'esperienza e tradizione della conoscenza, in materia.